Home Page   |  Chi siamo  |  Servizi  |  Tirocinio  |  Dove siamo  |  Contatti
 
Protrusione-estrusione del disco intervertebrale
L'Ernia del disco intervertebrale
(del 17/10/2012 @ 18:48:13, in Protrusione-estrusione del disco intervertebrale, linkato 14941 volte)
Spesso sentiamo parlare di ernia del disco come patologia umana connessa magari a sforzi eccessivi che coinvolgono la schiena.
 
E' importante affrontare questa patologia complessa ed abbastanza frequente (circa il 2% della popolazione canina risulta affetta da questa patologia e le razze condrodistrofiche quali Bassotti, Pechinesi, Lhasa Aspo, Barboncini ed incroci con queste hanno dimostrato una maggior predisposizione) in modo corretto in termini di profilassi, cure mediche e chirurgiche.




I dischi intervertebrali sono dei cilindretti elastici formati da un nucleo polposo ed una anello fibroso ed hanno un ruolo basilare nel far si che la colonna vertebrale si possa flettere.
La colonna vertebrale oltre ad essere il sostegno degli arti accoglie e protegge il midollo spinale, vitale e delicata porzione del sistema nervoso centrale. Per ernia del disco si intende la fuoriuscita di materiale del nucleo attraverso l'anello fibroso e il suo spostamento nel canale vertebrale.

      

La localizzazione anatomica dei dischi intervertebrali fa si che questo evento abbia delle conseguenze drammatiche perchè si verifica una compressione midollare. Gli effetti di tale evenienza sono spesso gravi perchè la cellula nervosa è molto delicata e soffre a volte fino alla morte al minimo insulto. Purtroppo la cellula nervosa non si moltiplica a differenza delle altre cellule (come quelle della pelle); pertanto un danno al sistema nervoso centrale è spesso un danno irreveribile.

Quindi è bene che i proprietari di cani conoscano i principali sintomi e le cure dell'ernia del disco.

Esistono impropriamente due tipi di ernia del disco:
1) Acuta
2) Cronica
Le razze condrodistrofiche precedentemente citate vanno più frequentemente incontro alla prima mentre le non condrodistrofiche (ad esempio Pastore Tedesco) sono maggiormente soggette alla seconda.

L'ernia acuta si presenta con una tale intensità dal far in modo che ci sia una vera e propria esplosione di materiale discale del nucleo verso l'alto con una violenta compressione del midollo che causa dolore, paresi e paralisi.



Inoltre tavolta anche organi interni, quali vescica ed intestino, in connessione con il settore di midollo lesionato, possono risultare compromessi con l'ovvia comparsa di una sintomatologia molto più complessa. In particolare è bene porre attenzione verso la vescica che, in caso di ernia al disco toracolombare, tavolta non si riesce più a svuotare riempendosi sempre di più con la possibilità di fuoriuscita di urina una volta stracolma.

Quando il danno midollare è più lieve non c'è più paralisi o paresi ma forte dolore improvviso al collo o alla schiena che non va sottovalutato specie se accompagnato a debolezza degli arti e riluttanza al movimento. Spesso capita che il dolore sia l'unico sintomo di un ernia del disco.

 

La sola sintomatologia algica si presenta quando si ha compressione di una radice nervosa, ciò si verifica quando il materiale discale si sposta verso l'area ventrolaterale del canale midollare. Invece quando il materiale discale si posiziona al centro del canale midollare si può avere paresi-paralisi.



L'interpretazione del dolore dell'animale è un aspetto che va puntualizzato.
Gli animali soffrono quanto gli uomini; solo chi ha sofferto per dolori legati all'ernia discale può capire un cane che ne soffre:

"E' un vero dolore da cani"

La differenza con l'uomo sta nell'esprimersi diversamente e tollerare maggiormente il dolore.
Tutti i mammiferi possiedono strutture anatomiche e meccanismi fisiologici per la percezione del dolore. La soglia del dolore è costante in tutte le specie mentre cambiano la tolleranza e le manifestazioni del dolore.
 
Per esempio nell'animale il dolore può essere solo manifestato da un cambiamento di comportamento. L'animale con dolore non esegue più azioni che prima faceva normalmente: come salire le scale, salto dalla e in auto o sul divano, cioè cose che potrebbero far pensare a problemi di tipo comportamentale. Gli animali non manifestano dolore come gli uomini, tendono a nasconderlo e a rassegnarsi quando il dolore poi diventa cronico.
Tale sintomatologia algica è da considerarsi un'emergenza.

Si suggerisce pertanto di non somministrare analgesici o antinfiammatori soprattutto senza controllo medico. Difatti gli antinfiammatori, alleviando il dolore, possono facilitare i movimenti della colonna vertebrale e con essi la fuoriuscita di materiale discale nel canale midollare (quindi in questo caso il dolore presenta una funzione protettiva). Quindi è consigliabile tener fermo il più possibile il cane, evitando qualunque movimento della colonna sia passivo (causato da chi maneggia l'animale) che attivo (salti, salire scale).

  

E' importante contattare il vostro veterinario di fiducia che saprà proporvi l'indagine diagnostica e la terapia adeguata.


La diagnosi di ernia del disco intervertebrale si basa su:
  • Radiografie dirette con soggetto sedato
  • Radiografie con inoculazione di mezzo di contrasto (MIELOGRAFIA, Epidurografia, etc.)
  • T.A.C. e Mielo T.A.C. (inoculazione contrasto)
  • Risonanza magnetica

La visita neurologica e una radiografia diretta possibilmente con soggetto sedato è la prima tappa da percorrere per diagnosticare l'ernia discale.




Per visualizzare ernie non evidenziate o sospettate da radiografie dirette o per meglio localizzare la sede e la posizione dell'ernia si ricorre a tecniche come la MIELOGRAFIA.

Questa è una tecnica invasiva in quanto prevede il passaggio di un ago attraverso il midollo spinale per inoculare il mezzo di contrasto nello spazio subaracnoideo (spazio di pochi millimetri tra il midollo spinale e il canale vertebrale) in modo da evidenziare indirettamente l'ernia e il midollo spinale.
La mielografia richiede un'anestesia profonda.

Dopo l'inoculazione del mezzo di contrasto si eseguono una serie di radiografie della colonna vertebrale. I rischi di questa tecnica sono bassi, legati alla comparsa,molto raramente, di epilessia. Utilizzando un protocollo anestesiologico appropriato e un mezzo di contrasto di ultima generazione i rischi sono alquanto irrilevanti.


La T.A.C. non è un indagine invasiva e può essere eseguita con sedazione superficiale o profonda.  
Mentre la mielografia permette di valutare quasi tutto il midollo spinale (vedi caso clinico associato), la T.A.C. in genere permette di valutare solo alcune vertebre per cui si richiede una localizzazione clinica dell'ernia più precisa possibile.



L'associazione della mielografia e della T.A.C. permette quasi sicuramente di diagnosticare un ernia e la sua precisa localizzazione.

Anche la Risonanza Magnetica è una tecnica non invasiva ma più costosa delle precedenti e permette di evidenziare molto bene il midollo spinale, il materiale discale, il liquido cefalorachidiano solo con soggetto sedato profondamente o con anestesia superficiale.

La scelta della tecnica da utilizzare dipende dalla disponibilità economica e soprattutto dalla familiarità che il medico ha con essa.

L'obiettivo che ci si propone con l'utilizzo di queste tecniche non si limita al solo raggiungimento della diagnosi ma di sottoporre il paziente a meno rischi possibili e soprattutto di localizzare con estrema precisione la sede dell'ernia.

Approccio chirurgico all'ernia del disco intervertebrale

Decenni fa, la terapia chirurgica consisteva nell'asportare tutta la parte superiore del canale vertebrale interessato dall'ernia al fine di asportare il materiale discale (Laminectomia).
Oggigiorno, se la diagnosi è precisa si può intervenire direttamente sull'ernia con piccoli accessi chirurgici (Emilaminectomia, Foraminotomia) evitando problemi legati a traumi chirurgici al midollo e alla instabilità vertebrale, evento che compromettono i tempi di recupero o il completo recupero.



Importante attenzione va posto al periodo post-operatorio: difatti mentre nelle prime tappe di diagnosi e terapia il ruolo predominante riguarda il medico, nel post-operatorio il proprietario deve partecipare attivamente alla gestione del paziente per un migliore e più rapido recupero della funzionalità motoria.



Data la scarsa diffusione nel Meridione di strutture veterinarie specializzate nella fisioterapia riabilitativa per questo tipo d'intervento, sarà lo stesso proprietario ad impegnarsi nel pieno recupero motorio del proprio animale, anche se non in modo specialistico.









Caso clinico inerente
  • Spillo
Spillo è un Yorkshire Terrier di 5 anni.
Da circa sei mesi il proprietario aveva notato un cambiamento di comportamento: non faceva le solite azioni come quella di salire sul letto ,saltare dalla macchina ,salire le scale determinato anche da una diminuzione nel movimento.
Il proprietario inoltre aveva notato un cambiamento nell’espressione della faccia : lo vedeva più “serio e triste”.
Da queste notizie e dall’esame clinico e neurologico è scaturito un sospetto di ernia del disco intervertebrale, sospetto rinforzato dalla Radiografia diretta



 e poi successivamente confermato dalla T.A.C. e dalla Mielografia eseguita prima dell’ intervento.
Queste ultime indagini ci hanno permesso di localizzare con precisione il materiale discale estruso che, ormai calcificato, comprimeva una radice nervosa.




Una fine localizzazione del materiale discale estruso ci ha permesso di adottare una tecnica chirurgica mini-invasiva (emilaminectomia)



che ha garantito un buono e rapido recupero funzionale con un minimo insulto chirurgico al midollo, visto che la calcificazione del materiale erniato ha richiesto manipolazioni chirurgiche più lunghe per la sua asportazione.

Dopo 3 settimane di degenza e riposo completo iniziò gradualmente a compiere le attività che da sei mesi non faceva più e la sua espressione riacquistò la vivacità e l’allegria di un tempo.





 
 
Cerca per parola chiave
 

< marzo 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
             

Titolo
Anestesia e chirurgia generale (1)
Chirurgia ortopedica (1)
Displasia dell'anca (1)
Epilessia (1)
Igiene del condotto auricolare (1)
Igiene orale (1)
Microchip (1)
MODULISTICA (1)
Protrusione-estrusione del disco intervertebrale (1)
Risonanza Magnetica Nucleare (R.M.N.) (1)
SERVIZI dell'AMBULATORIO (1)
Sterilizzazione (1)
Tomografia Assiale Computerizzata (T.A.C.) (1)

Catalogati per mese
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024

Titolo
T.A.C. (5)


Titolo
Dott. Miele Roberto
Direttore Sanitario

Titolo
Orario visite
dal Lunedi a Venerdi
Mattina
dalle ore 9.30 alle 12.30
Pomeriggio
dalle 16.30 alle 19.30

Sabato
Mattina
dalle ore 9.30 alle 12.30
Pomeriggio
previo appuntamento telefonico